E’ difficile,al giorno d’oggi, prendere una decisione.
Specie se abbiamo paura delle conseguenze a cui tale scelta porta.
Paura di decidere: un processo positivo.
“Più decisioni prendi, più bravo diventerai nel prenderle” (A. Robbins)
A chi non è mai capitato di dover prendere una decisione importante, magari in poco tempo e pressato dal senso di responsabilità e paura delle conseguenze?
La vita ci pone fisiologicamente di fronte a situazioni faticose in cui dover prendere necessariamente decisioni, spesso non così semplici.
In quei momenti critici, tutti abbiamo pensato almeno una volta:
- “Ma non può decidere qualcun’altro al posto mio?”
- “Io questa decisione proprio non riesco a prenderla, non ho il coraggio di farlo!”
- “Io la responsabilità non me la prendo, fate vobis!”
- “È una decisione che adesso non posso prendere, rimando”
E via dicendo..
La Paura di scegliere
Dietro ogni decisione difficile e il blocco del processo decisionale c’è un’emozione che spinge: la paura, in primis.
Fare delle scelte comporta inevitabilmente un rischio, una responsabilità, una trasformazione, e delle conseguenze.
Ma nessuno può evitare del tutto questa condizione.
Scegliere di non scegliere, è ugualmente una scelta, passiva e subita.
Sono state definite diverse forme di paura che intervengono nel blocco decisionale, vediamo le più comuni:
- La paura di sbagliare,
- Il terrore di non essere all’altezza,
- Il timore di esporsi,
- La paura di non avere o l’ansia di perdere il controllo della situazione decisionale,
- L’angoscia della impopolarità che ne potrebbe derivare.
Paura di scegliere e sbagliare
Spesso le “tentate soluzioni” che irrigidiscono il blocco decisionale sono l’evitamento, il rimandare, il delegare solo per paura di sbagliare.
Più si mettono in atto questi tentativi fallimentari di risoluzione e più ci si intrappola, diventanto vittima del blocco che ci si è costruiti.
Quando parliamo di “decisioni”, già il nome fa pensare ad un processo impegnativo e faticoso, certamente non a cuor leggero.
Tipologie di decisioni
Sono state descritte differenti tipologie di decisioni:
- decisioni “critiche“, quando la scelta fatta non è più reversibile;
- quelle “difficili“, per la consapevolezza degli effetti e conseguenze;
- le decisioni”complesse“, che richiedono una attenta analisi proprio per la complessità della situazione;
- oppure le decisioni “estreme“, fortunatamente rare, quando si è costretti a scegliere ad esempio tra la vita e la morte;
- ci sono, poi, le decisioni “istintive“, in cui spesso interviene la lotta cuore-ragione, soprattutto in ambito relazionale.
- e le decisioni “inevitabili“, che ci obbligano a scegliere anche se non si vorrebbe.
Sbloccare la paura di decidere
È possibile superare e sbloccare la paura delle decisioni?
La risposta è “Si“, iniziando a lavorare sull’emozione sottostante.
In molte situazioni decisionali, purtroppo, non è sufficiente sapere razionalmente cosa sarebbe più giusto fare o avere spiccate abilità di problem solving.
Molto spesso, infatti, le persone sanno perfettamente quale sarebbe la scelta più giusta. Ma fanno fatica a metterla in pratica proprio perché non riescono a trovare il coraggio di farlo, fingendo di non saper decidere.
Gestire le proprie emozioni
Il coraggio non si trova ma si “costruisce” imparando a gestire le emozioni che invalidano il processo di decisione.
Questa è una valida leva di cambiamento secondo l’approccio breve strategico.
La vita ci pone continuamente davanti a delle scelte da compiere e, citando Eraclito…
Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi
- ansia e attacchi di panico
- problemi di coppia