La paura di non essere all’altezza: le trappole della mente.
La paura di non sentirsi all’altezza: atelofobia
Le trappole della psiche sono svariate, una di queste è rappresentata di sicuro dalla sensazione di non sentirsi all’altezza.
“Che tu credi di farcela o non farcela, avrai comunque ragione“, diceva Henry Ford.
Esempi di psico-trappole
Eccone alcune:
- ✓ non ce la faccio!
- ✓non ci riesco!
- ✓come fanno gli altri?!
- ✓non mi sento sicura, meglio evitare!
- ✓ gli altri saranno sicuramente meglio di me! Non reggo il confronto.
Questi sono solo alcuni esempi della “vocina” chiamata paura, insicurezza, sensazione di incapacità, di non essere all’altezza, che spesso alberga in noi e ci condiziona pesantemente la vita, a partire dal quotidiano.
Cercare di non ascoltarla non è cosa facile, spesso si prova a farlo, ma sembra “vincere sempre lei“.
Il risultato è lo stesso: ci blocchiamo.
È facile, allora, cadere nella trappola dell’EVITARE, del RIMANDARE, del DELEGARE.
Decifrazione delle trappole mentali della paura di non essere all’altezza
Perché queste ultime sono “trappole“?
Perché se evito, se rimando, se delego da un lato mi salvo dalla paura del momento ma, contemporaneamente, la sto alimentando sempre di più perché:
- ✓Se evito: confermo a me stesso che quella situazione è davvero minacciosa e non riesco ad affrontarla e gestirla;
- ✓Se rimando: sposto solo il mio affrontare il problema-situazione e la prossima volta sarà molto più faticosa l’idea di doverla affrontare;
- ✓Se delego, ad esempio chiedo aiuto a chi credo sia più in gamba di me nella gestione di qualcosa: confermo a me stesso che non sono riuscita a farlo, che non sono bravo, che non valgo, e che non merito la mia fiducia, mi serve sempre la conferma di un altro.
Atelofobia a livelli normali
Ora, a chi non è capitato di evitare, rimandare o delegare?
La differenza sta nella “rigidità” con cui metto in atto questo comportamento.
- Mi capita qualche volta o sempre?
- In qualche situazione o in tutte le situazioni?
Atelofobia cura e rimedi psicoterapeutici
Chiedersi questo aiuta a capire e definire a me stesso quanto sono bloccato, e sviluppa la consapevolezza verso sé stessi per migliorarsi.
Se puoi vivere un vita di qualità almeno all’80% perché fermarti al 50%?
E, purtroppo, in molti casi anche al 30%?
La terapia breve strategica può essere di valido aiuto nel raggiungimento di quella che solitamente viene definita “autostima“.
La quale, altro non è che costruire quotidiane esperienze di piccoli successi, in modo da poter dire a sé stessi: “Ce la posso fare perché l’ho fatto!”.
Spesso bastano pochissimi incontri per vedere le cose da un’altra prospettiva e affrontare le paure in modo differente!
Se intraprenderai un nuovo cammino, anche online, scoprirai che in questo modo la vocina se ne andrà via ed avrai la forza, e la consapevolezza, che non avresti mai sognato di raggiungere.
- Chiedi un consiglio!
- Dai un’occhiata alle altre fobie..