Relazioni interpersonali e psicologia.
I rapporti con sé e con gli altri ai tempi della pandemia: rappresentano un cambiamento importante.
Relazioni Interpersonali tra esseri umani
“L’uomo è un animale sociale“, così dettò Aristotele.
Nell’ultimo anno, ahimè, a causa della pandemia, si è stati costretti a limitare sempre di più questa tendenza umana naturale.
Smart working, divieto di assembramenti, limitazioni sociali, chiusura dei luoghi di ritrovo, didattica a distanza, ecc… sono state tutte misure preventive per arginare il rischio e limitare la diffusione del virus.
Ma, al contempo, è innegabile che stiano producendo risvolti psicologici nefasti, a tutte le età. Tant’è che le richieste di consulto psicologico sono aumentate.
Ci si è ritrovati molto più tempo da soli, i confronti con gli altri si sono limitati, si utilizza a dismisura il cellulare come mezzo prevalente di comunicazione, i social spesso sostituiscono l’uscita serale, le stanze degli adolescenti sono state il luogo dove si svolgeva tutto, dal riposo alle interrogazioni.
Rapporti interpersonali significato
Di cosa sono fatte le relazioni umane ed interpersonali? Soprattutto di Con-Divisione.
Ed ora ci sta mancando questo importante aspetto.
Non a caso, è molto frequente in questo periodo ritrovare adolescenti emotivamente destabilizzati, irritabili, insofferenti, isolati, con una maggiore insicurezza rispetto a tutto ciò che prima svolgevano con serenità.
Gli adulti non ne risentono meno. Ci si può sentire fuori fase, senza progettualità, deprivati delle abitudini piacevoli dei weekend e pertanto scarichi, sospesi in una dimensione rarefatta, disorientati e più vulnerabili di fronte alle sfide che la vita pone davanti.
La Relazione interpersonale durante la Pandemia
Una pandemia mondiale è per definizione un “Evento paranormativo“, un avvenimento imprevisto e critico del ciclo di vita di una persona.
Questo fisiologicamente porta con sé cambiamenti a 360 gradi, ma anche tanta resilienza acquisita.
Può essere vista anche una messa alla prova, un’opportunità di crescita personale poiché siamo quasi obbligati a fare i conti con noi stessi e con tutti i nodi che sono venuti al pettine.
Per citare un altro grande filosofo, Catone diceva:
Quello che ti manca, chiedilo in prestito a te stesso.
Credo non ci sia suggerimento più adatto per questo momento.
Imparare dagli eventi negativi
Adesso la bravura sta nell’imparare a fare leva su noi stessi come perno di cambiamento, di ri-organizzazione, di ri-nascita.
Un esempio concreto terapeutico potrebbe essere la strutturazione di nuove “Routine” di vita quotidiana.
Specie ora, in assenza di quelle che erano le consuete abitudini a cui abbiamo dovuto rinunciare.
Cosa fare in modo semplice
Basta qualcosa di molto semplice:
- Un piccolo momento pianificato per noi stessi,
- Una nuova abitudine di coppia nel weekend,
- O un giorno della settimana dedicato alla propria cura,
- ecc…
Tutto ciò che può sembrare poco può rivelarsi molto utile in un tempo in cui ciò che “era non è più”.
E , pertanto, sta a noi trasformarlo e ridefinirlo al meglio per noi e il benessere psico fisico.
– Chiedi un parere gratuito alla dottoressa Calenzo!